Emergenza rom. Chi tace è complice.

Con il termine pogrom, ci dice wikipedia, si intendono le azioni violente contro la proprietà e la vita di appartenenti a minoranze politiche, etniche o religiose.

In Italia stiamo assistendo a veri e propri pogrom
contro i "Rom". Pogrom appoggiati attivamente dall’attuale governo, dai
media televisivi e da alcuni giornali e  non avversati dall’opposizione
istituzionale che anzi spesso si adegua, lascia correre o si allinea in
qualche modo per i soliti infami e beceri calcoli politici. E si sa che
chi tace, magari occupandosi di tutt’altro, acconsente.
Dopo anni di politiche e campagne elettorali securitarie, tolleranza
zero verso immigrati clandestini, accattoni, barboni, lavavetri,
semplici diversi che disturbano la quiete e l’ordine pubblico dei
benpensanti, il risultato è sotto gli occhi di tutti ed è un miracolo
che non ci sia già scappato il morto.

Sempre wikipedia riporta la seguente frase, riferendosi ai pogrom avvenuti in Russia nei primi anni del ‘900:

Sebbene tali «spedizioni punitive» fossero accreditate come reazioni
spontanee della popolazione verso gli usi religiosi ebraici, sembra
certo che esse furono volutamente organizzate dal governo zarista per
convogliare verso l’intolleranza religiosa e l’odio etnico la protesta
di contadini e lavoratori salariati sottoposti a dure condizioni di
vita.

Non
è difficile vedere come le cose non siano cambiate più di tanto. Anzi
forse si sta facendo di più e peggio chiedendo ronde miste di
poliziotti e militari, un commissario straordinario per rom e nomadi
(tentando forse di ritornare così ai fasti delle leggi razziali
fasciste) e giustificando pubblicamente e spudoratamente le violenze
popolari – vere e proprie guerre tra poveri – contro rom e immigrati.

Bisogna che tutti prendano posizione e con forza. Chi tace è e sarà complice di questa folle ondata di violenza.

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One Response to Emergenza rom. Chi tace è complice.

  1. Riu says:

    questo è il “bel Paese” in cui viviamo…il paese dell’ipocrisia, dell’egoismo, dell’intolleranza…e se non mi fermo l’elenco continua

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